Qual è il lavoro del personal trainer?
Quando si pensa al lavoro che faccio, la risposta scontata è: far dimagrire le persone, farle aumentare di massa magra, metterle in forma.
A mio parere e per esperienza il compito di un personal trainer è un altro. Quale? Prima di tutto è colmare il gap che l’educazione ordinaria omette sistematicamente e che invece dovrebbe essere fondamentale per un armonico sviluppo dell’uomo. La scuola prima e poi il lavoro, spostano sempre più il nostro centro di gravità nella mente e nelle sue associazioni continue. Ciò oltre a distaccarci dalla realtà è una delle principali cause, dei mali psichici moderni, dalla semplice depressione e dagli stati d’animo continuamente altalenanti che caratterizzano l’uomo, ai veri e propri gesti di follia omicida. L’essere umano manca dell’importante contatto col proprio corpo, con quel qualcosa che a differenza dei pensieri sempre proiettati nel passato o nel futuro è reale e presente. Ci si accorge di avere un corpo, quando c’è una malattia, quando c’è un senso di fame, o quando né abbiamo bisogno per soddisfare i nostri istinti sessuali, magari agghindandolo in maniera affascinante, ma il resto del tempo la nostra attenzione è sempre presa da un vortice senza fine, che ci trascina di qua e di là.
Le persone che vengono da me, spesso sono incapaci di sopportare il bruciore dell’acido lattico, i D.O.M.S. post allenamento, la fatica, il ‘fiatone’. Gli esercizi di tipo funzionale hanno la capacità di sviluppare una coscienza del corpo che manca, di sentire un muscolo che lavora piuttosto che un altro, ecco perché le macchine da palestra sono inutili e dannose. Le comodità non hanno mai aiutato l’uomo, ma lo hanno reso uno schiavo. Vince Gironda usava gli esercizi di isolamento perché è più facile così far sentire un muscolo, preferisco invece esercizi multiarticolari a carico libero, che siano bilancieri o con peso corporeo è lo stesso.
E’ mio compito far sentire alle persone come deve muoversi correttamente un articolazione, di modo che se domani dovrà raccogliere per esempio un oggetto, lo farà nel modo migliore e non come capita. Il personal trainer deve educare dei corpi al movimento prima di far raggiungere ogni obiettivo.
Ma prima di ciò c’è bisogno di staccare l’ Attenzione dai pensieri e di passarla a muscoli, tendini, ossa etc.
I corpi che vedo sono pieni di tensioni, causate dai pensieri e causa dei pensieri incessanti. Ci perdiamo nelle preoccupazioni oppure pensiamo ai tentativi di fuga da esse, al: ‘quando sarò così allora…'; tutto ciò è inutile e ci priva di un’ energia utilissima.
Il corpo è un grosso aiuto per interrompere questo circolo vizioso. Ecco perché spesso quando un allievo riesce a fare un esercizio con facilità glielo cambio, diventerebbe un gesto meccanico e la sua Attenzione cadrebbe nuovamente preda del ‘maligno’.
Purtroppo il 99% dei miei colleghi non sa nemmeno di queste cose, da per scontato che tutti siano come loro in grado di sentire almeno un po’ le articolazioni che si muovono, ma molta gente non ha mai fatto sport, oppure l’ha fatto in età molto giovane e poi l’ha dimenticato, grazie all’istruzione scolastica ed all’educazione delle famiglie. Ma se provate a dirglielo se non si offenderanno prima diranno che loro sanno di ciò.
Concludo dicendo che abbiamo bisogno di qualcuno che ci ricordi che siamo, anche se crediamo il contrario, più Corpo che Mente, che esso ha una saggezza ed una sensibilità maggiore rispetto alla piccola mente nella quale viviamo e che spesso consideriamo come Noi.
CoachRoby – Personal Trainer Roma – CoachRobyLabs
