Inizio questo articolo premettendo che a me il vino, specie rosso e specie Chianti, piace molto. Ogni tanto con una bella bistecca al sangue mi lascio andare ai suoi sapori. Attenzione peró, lo bevo per gusto e non per la favola che ci dicono in televisione che un bicchiere al giorno, un bicchiere a pasto (non si sa nemmeno quanto sia la quantitá giusta), fa bene.
Quanti sanno che esiste il succo d’uva naturale? In Usa, Gran Bretagna, Germania ed altri paesi dove la tradizione vinicola non é elevata, é facile trovarlo nei supermercati. In Italia, no. Eppure, se fa bene il vino, che contiene Alcool, il succo d’uva che non né contiene dovrebbe essere ancora meglio, eppure stranamente nessun nutrizionista lo consiglia. Qualcuno che lo conosce lo bolla subito come: é pieno di zuccheri! Ma se fino a due secondi fa volevi farci imbottire di pasta al pomodoro, e frutta varia?
Se studiamo bene il vino possiamo facilmente vedere che per avere una quantitá adeguata di polifenoli, bisogna berne qualcosa come una botte intera.
E poi i solfiti contenuti in esso? Fanno benissimo, vero Mr Nutrizionista Baffetto?
Quello che cerco di farvi capire qui é di aprire gli occhi, come nel discorso del pane e della pasta. Se questa gente non consigliasse questi alimenti, intere aziende dovrebbero rivedere i loro profitti. Ed io sono d’accordo su chi produce guadagno ma deve essere fatto onestamente dicendo alla gente come stanno veramente le cose; perché le molte coltivazioni di vino italiano, spesso scadente, non possono riconvertirsi alla produzione di succo d’uva? Perché il signor dove c’é casa, non puó essere meno ricco a vantaggio di una popolazione con un livello di malati di sindrome metabolica elevato?
Farinacei=Basso Costo, elevati guadagni. Assomiglia molto ad un’altra sostanza bianca….mah?!